CORRIDORI
Si perdono su queste rive
migliaia di sogni e ambizioni
di tanti uomini e donne che hanno smarrito l’Amore.
La sabbia è immobile, impassibile al vento
che poderoso si scaglia contro le mura
di un’imponente villa abbandonata.
La luna s’appresta a dominare il cielo
quando il sole è già lontano;
lampioni e auto danno vita alle strade
e corridori, stanchi, le percorrono.
Ricerco sulle rive i loro ricordi,
ricerco l’Amore che hanno perso.
Il mare si fa più inquieto,
le onde raggiungono la riva
e mentre il buio avvolge il paesaggio
e lo rende cupo,
l’amor dalla spiaggia portano via…
Giorgia Di Lernia
mercoledì 24 marzo 2010
venerdì 5 marzo 2010
INTER COGITATIONES ET VERITATES
VICINI LONTANI
Come foglie in autunno
che dolcemente si dondolano nell’aria
in attesa di posarsi sul suolo,
ci culliamo nelle nostre certezze,
lasciandoci portar via dal vento.
Come onde inquiete
che infrangono le rocce
e s’inseguono l’un l’altra,
lamentiamo d’esser placati dalle grotte
create con la nostra ira e col nostro rancore.
Come tramonti diversi
di luce che si disperde tra le montagne,
che dall’orizzonte si riflette sul mare,
ignoriamo d’esser figli dello stesso sole.
Una parete di nebbia ci divide,
cela le nostre ombre e ci inganna,
trasformando le nostre voci in lontani lamenti.
Di Lernia Giorgia
Come foglie in autunno
che dolcemente si dondolano nell’aria
in attesa di posarsi sul suolo,
ci culliamo nelle nostre certezze,
lasciandoci portar via dal vento.
Come onde inquiete
che infrangono le rocce
e s’inseguono l’un l’altra,
lamentiamo d’esser placati dalle grotte
create con la nostra ira e col nostro rancore.
Come tramonti diversi
di luce che si disperde tra le montagne,
che dall’orizzonte si riflette sul mare,
ignoriamo d’esser figli dello stesso sole.
Una parete di nebbia ci divide,
cela le nostre ombre e ci inganna,
trasformando le nostre voci in lontani lamenti.
Di Lernia Giorgia
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